credi di poter passare una notte stupenda, credi che il calore della pelle amata possa cullare il trapasso, poi, i battiti risuonano in gola, dallo scurino la prova che la notte è ancora là.. fuori, con tutti i suoi deliri di tramontana e i salici come bandiere al vento. sui caldi drappi di lino hai lasciato tutti i barlumi delle certezze, eh già..ma perchè disturbare chi il sonno sa celebrare al meglio? allora sei solo. così si presentava questa notte al cospetto della mia ansia, allora fuggi. metti cento chilometri fra te e il pensiero, non accetti che un amico allieti il crepuscolo, allora sei ancora solo. un pasto consumato in fretta tra i più perfetti volti sconosciuti, non permetti al telefono di cancellare i chilometri, non permetti alla tua giornata di cambiare... sei ancora disteso, con quei cento chilometri fra te e il pensiero, aspettando che la tramontana muti il suo soffiare. Luca
Si allontana dalla memoria il calore dei piedi affondati nel silicio,
riesco a malapena a sporgermi dal bordo di un vecchio gozzo livornese
e l'immagine del mio volto richiede un meditativo intermezzo pensante:
è strano come l'odore del porticciolo faccia da cornice a lampi di piazze gremite per il palio,
cavalcate in spiaggia al tramonto,
capriole sott'acqua ad occhi aperti,
piccoli vicoli di borghi medievali odorosi d'uva spremuta,
chilometri e chilometri di corse a piedi tra i cipressi di casa mia,
calici levati nelle notti fiorentine e assaporati attraverso le labbra di giovani amanti..
è bellissimo che tutte queste immagini io riesca a vederle così dense di colori vissuti,
è tutto così caldo..così intensamente inutile tutto ciò..
già..
intensamente inutile..inutile..
allora..
ho capito!
perfetto!
Dio mio quanto sono felice di aver ritrovato la strada..
già..l'inutile..quanto di più bello abbia mai voluto celebrare con le mie parole..
bentornato Luca.
Luca
Oggi nove luglio duemilanove alla pagina "personaggi" del giornale si celebra la persona di mio padre,come l'ultimo sarto della zona.Se ne parla come di un artista lavoratore che per imparare la sua arte a otto anni doveva portarsi la sedia da casa nel luogo di lavoro..leggo la storia:mi passa davanti il film dei miei nonni,zii,tutti sarti..dei viaggi che han fatto in Venezuela;leggo dello spirito con cui la mia famiglia si è conquistata un posto d'onore nel mondo della professionalità,della serietà,dell'estro tipico degli emigranti e della loro dignità..si perché il lavoro per chi significa solamente guadagni diventa una condizione,mentre per chi lo fa per passione è una mission,è la vita.. Una volta ho visto mio padre piangere perché gli avevano svaligiato il negozio,quei delinquenti lo avevano depredato della vita,del cuore con cui porta avanti la sua passione.. Ecco,oggi queste lacrime che scendono lungo il mio viso mentre leggo di te sono tutte tue babbo,che forse non leggerai mai questo articolo;queste lacrime di gioia sono per te,ora che provo a percorrere i miei passi di uomo e che leggo di un grande uomo che è partito bambino dalla sua terra e porta ancora nel cuore la propria missione. Grazie babbo sei il mio faro. Luca
Ho passato il mare stamani. alle spalle il borgo mediceo, aggrappato alla terra etrusca che fu tranquillo esilio di Napoleone. scendo dalla roccia e lo sguardo si perde: le acque di smeraldo accompagnano la vista fino ad ovest.. l'orizzonte.. da sempre culla del sole più bello del mondo. Mi conforta il piacere di trovare un amico caro, un tuffo nell'essenza del sale e voltandomi le agavi sono le uniche abitanti di quel luogo.. Luca
riconosco ogni mio movimento da quando sono nato, ogni singola percezione della mia tempra. possibile che ogni movimento ciclico degli eventi mi si presenti come una nuova vita? indubbio problema l'equilibrio. oggi probabilmente se camminassi su una corda rischierei di meno, già perché la mente sale in cattedra,e si fregia della migliore divisa,impartisce ordini che la ragione non può contraddire,deve obbedire. lei mi sovrasta,non mi dà tregua nemmeno di notte,i miei sogni si rivelano frutto del suo dominio,in altre parole..non riesco a uscire dalla mente.. a volte l'ho fatto,bellissima sensazione:ho nuotato,ho corso,ho sudato,mi sono leccato il sudore,ho colto cilegie dalla pianta,ho macchiato la maglia e sono uscito in quel modo,ho riso in faccia alla gente,ho picchiato e mi hanno picchiato,ho bevuto vino,ho pensato di morire,ho amato,ho dormito sulla spiaggia,non ho mai conosciuto l'odio,ho esultato,non mi sono drogato quando sono uscito dalla mente.. e forse non ho mai accettato veramente di farmi prendere per mano,mai,nemmeno da bambino..ricordo la voglia di star solo,questa voglia di stasera,di uscire,dalla mente..incontrare migliaia di volti e non conoscerne nemmeno uno,e giocare ad essere chi mi pare..come sempre..e sempre meno in equilibrio di come starei camminando su una corda. Luca
un raggio di sole scalda il mio viso, ma dove sono?mi sveglio nel mio principe di galles tra bottiglie di vino scolate convulsivamente e avanzi di una cena consumata in auto. c'è un bel sole fuori avevo una giornata intensa oggi, ma,non mi ricordo di me. le scarpe inglesi slacciate, la cravatta è allentata come il mio attaccamento a questa giornata. mi trascino sui marciapiedi de la Seine alla ricerca di un povero clochard da guardare negli occhi, voglio rubargli lo sguardo della vita prima di specchiarmi nel cesso di un metrò: la barba incolta,un groviglio di capelli,il tutto in una cornice di principe di galles con una prepotente primavera che bussa alla mia porta. ma poi rido anche,sai?si,si rido eh già mi piaccio così.. tutta la vita. Luca
Il giorno che capirò il perché di un'autostrada fatta a duecento all'ora sarà il giorno della spiegazione dei mille perché. E allora quel giorno giocherò a nascondino... sarà bello non spiegare. ora come sempre da quando ti vidi per la prima volta mi attendono tre giorni seduto su di una nuvoletta. Ciao. Luca
Ancora una scala, ancora un fiume di volti, scendo. Che strano..ogni volta che mi siedo nella carrozza di un metrò la sensazione è quella di non essere in un luogo ben preciso, di trovarmi in una dimensione di viaggiatori metropolitani senza una provenienza precisa né appartenenza a razza o idioma alcuno: potrei salire a Place de la Bastille e trovarmi a Milano San Babila o a Roma Piazza di Spagna,dalla Fifth avenue di New York al cielo della Gran Via di Madrid. Madrid..destino e crocevia della mia vita. Succede che un giorno ti devi svegliare grande e ti fanno capire che una tappa fondamentale della Vuelta della tua vita passa da Madrid..il tappone,quello che Coppi e Ginettaccio Bartali affrontarono insieme dividendo una borraccia..io e la mia compagna di viaggio ci sentiamo così..con le bici un pò sgonfie ma in piedi sui pedali con dentro el alma del toreador Manolin! Il toro per quanto sia un bellissimo animale da sfidare sono certo che non mi ucciderà.. Intanto,seduto nella Calle de l' Arenal mangio olive verdi grosse come i barberi del Palio di Siena e ubriaco la ragione con freschissima birra che consola le membra. La città qui nel centro dall'aspetto conservatore e in stile imperiale è un luccichìo di occhiali a specchio,è la prosperità di seni anglosassoni offerti al rinnovato sole di primavera;vedo che anche la mia compagna di viaggio come una turista americana in piena "dolce vita" mi invita a lasciarmi trasportare.. e allora.. ci sorprendiamo abbracciati a danzare in un negozio di abbigliamento sotto la pioggia di note della Cavalleria Rusticana a tutto volume.. la donna del negozio e il commesso, figli di una Spagna libertaria e per nulla convenzionale, si divertono da matti e ci incitano a dare il meglio di noi.. ahi que guapos!urlano portandosi le mani al volto e muovendosi istericamente, lei una mora con i capelli cotonati ed un occhialino anni cinquanta,lui un gay molto timido travestito da macho:una scena dai colori in perfetto stile Pedro Almodovar! Poi i verdi prati del Buen Ritiro mi vedono divorare un libro che un amico del liceo ha scritto proprio qui dove la pellicola della sua vita è stata impressionata più che mai tra queste facce madrilene.. Veloce lo sguardo rimette a fuoco le persone che pasano davanti al tavolo sempre più colmo di bicchieri vuoti,sono appena le sette della sera e mi preparo barcollando alla notte madrilena,mi cimento in un improbabile tentativo di contare quante persone al minuto mi passano davanti..che cazzata eh?Già..sono appena le sette della sera e sono ubriaco,ma felice.Già..felice di non pensare a niente di tutto quello che mi ha girato intorno negli ultimi due anni,di non pensare al lavoro,ai direttori di banca con quei finti sorrisi di conforto,alla crisi..fanculo a tutto! Ora sono come in gita scolastica,ad aprile,con la mia compagna da amare,aspettando la notte madrilena..aspettando domani.. il toro da sfidare.. ma sarà una carezza, non una pugnalata.. il toro da domare rappresenta solo le nostre paure,infinite paure che rendono così avvincente il nostro cammino, che donano i più forti colori alle nostre tele.. Muchas gracias Madrid! Luca
Avrei voluto ripercorrere i miei passi scaramantici, toccando gli stessi sassi, saltando le stesse pozzanghere, fermandomi a piedi uniti sul medesimo tombino, eh..già perché ieri forse era da segnare sul calendario come un giorno fortunato. ma sul pianerottolo del mio eterno liceo stamani non vi sono volti familiari, facce da sigaretta delle sette e mezza..no non ci sono, mi perdo nella smaniosa consacrazione di un cammino serrato, muovo foglia verso un respiro sempre un tono più affannato. La libertà che mi vuole: ambiziosa chimera, ora pare meno accogliente del giorno che fuggii. Luca
Da una finestra di locanda la luce flebile della candela, c'è un giovane seduto al suo piano a coda, porgo l'orecchio, la musica mi rapisce lo sguardo perso nella vasca delle medievali terme, è un notturno di Chopin. comincio a perdere i sensi, che dolce culla, magari domattina mi sveglio dentro un film, un set di Bertolucci, uno di quei film che tanto piacciono agli americani.. Luca
Quale singhiozzo incessante mi indicherà la strada? quale di queste auto che si fuggono alla mia sinistra.. quanto vale questa lacrima che solca il mio viso, oggi, proprio adesso, oggi che ri-nasco, oggi che in età fanciullesca spengevo candeline celesti in una cornice di bimbi, l'amico del cuore accanto. oggi che le emozioni sono cavalli bradi impossibili da domare, e allora piango, piango di tutto quello che va oltre il semplice stare, piango di quanto sono felice di piangere. e poi gli occhi si rilassano, la bocca accenna un sorriso, il petto accoglie la gioia. Sono ri-nato, davvero dunque.. infatti da subito ho pianto disperatamente.. ed ora mi cullo da solo, nelle grandi braccia del mio cammino.
Un sincero abbraccio a tutti coloro che mi vogliono bene. Luca
Ho appena finito di parlare con un amico che chiamerò Paolons per non rivelarne la evidente identità,e da qui senza nessuna pretesa narrativa qualche riflessione su quanto prima o poi il mondo debba essere nostro..già nostro per forza!ma scusate..avete mai provato a guardarvi intorno?no no..seriamente,è inutile che facciate sì con la testa e poi sapete benissimo che non lo avete fatto come dico io:osservatevi!Anzi osserviamoci!Un plotone di superomìni (omino come uomo piccino)tutti uguali..se usciste con un bel paltò rosso per esempio..sareste oggetto di numerosi sberleffi,o se vi soffermaste a ridere e fare linguacce al bambino che è in collo alla signora davanti a voi in fila all'esselunga..sareste scambiati per maniaci e pedofili.E sapete perché?Perché siamo sotto l'effetto della droga che si chiama CONVENZIONE..e allora mio caro Paolons!Ti ricordi quando ce ne andavamo in giro in due sulla mia vespa special e il gatto mi aveva cagato nel cappuccio della felpa?ah ah che ridere!Bene,annusa bene nel profondo della tua anima fratello e ricorda quel puzzo di merda!Ma la merda è la cosa più pulita che conosciamo a questo mondo Paolooons!Te lo voglio gridareeeeeeeeee!Il mondo è per forza destinato a diventare nostro.Oppure ballerai ancora con chi sappiamo noi..nella piccola baleruccia del convenzionale..nooooooooooo.Lo so che non sei così.E allora se davvero agiremo sempre mettendo davanti il nostro volo(dal verbo latino volere),vedrai,non ci stupiremo più leggendo gli status di nostri amici su facebook in cerca di vane glorie da cinqueminuti di protagonismo!E ci faremo delle belle risate!Remember la puzza di merda Paolons..remember e vanne fiero..tu che sei pulito amico mio. Luca
Mi piace cominciare questo nuovo anno da dove eravamo partiti..eh già..da dove eravamo partiti?Ma si!Il professore in piedi sulla cattedra che sventolava la bandiera dell' inutile.."mi sa molto di Attimo Fuggente" ha commentato un caro amico pensante,ed è vero! sa molto di Setta dei Poeti Estinti:questo mi richiama alla memoria il periodo in cui con alcuni amici fondammo il gruppo dello Sturm und Drang,pochi per la verità,ma molto buoni..eh eh.Ci riunivamo in estate sul greto di un torrentello in secca a leggere e recitare poesie alla luna piena,i colori erano quasi surreali:il blu della notte dominava la cromia,si passava dal cielo poco stellato a causa dell'accecante luna piena al blu riflesso nel bianco dei ciotoli del greto,fino al blu notte tenebroso della macchia circostante..ed era proprio questa macchia che ci stimolava..rappresentava lo spirito d'avventura ,l'oscurità,la selva dantesca.E allora giù di buon Jack Daniel's!e via con la lettura più fiera e altisonante che ci fosse!Proprio per scacciare le insidie ed esorcizzare quella macchia così oscura di colore ma anche di significati..nessuno sapeva cosa nascondesse..ed era così bello tirar tardi fino all'alba.Alba che riportava la dolcezza del canto dei primi uccelini,Venere che anticipava il Sole riportava la tranquillità del quotidiano,il mattino aveva il significato del tepore di un abbraccio materno.E noi..noi ce ne venivamo via..con qualcosa dentro di così grande che nessuno sapeva spiegare,con quella forza che ci aveva unito nella notte a sfidare spiriti e credenze popolari,storie di ragazzi scomparsi e fantasmi nei manicomi abbandonati di Volterra;la vita quotidiana ci portava al mare a goderci quell'estate di spiagge,quell'estate di conquiste,baci rubati al juke box,ma con un filo sottile che ci univa e ci rendeva così affiatati,così simili.. Perché questi ricordi allietano il mio pomeriggio?boh!Sarà che dopo un anno in giro per l'Italia a lavorare ho trascorso queste ultime vacanze natalizie a casa.Ma no a casa..tanto per dire,no no!Proprio a casa!Il che vuol dire che per un paio di settimane sono tornato a vivere come quindici anni fa,a stretto contatto con gli amici,con i paesaggi,con la famiglia..tutto ciò che ha fatto da cornice alla mia vita quando l'INUTILE regnava sovrano!Quando la vita mi pareva così già vissuta,quando credevo di essere già padrone del mondo,quando il mio spirito istintivo e levantino mi portava ad assumere quell'atteggiamento da diciottenne vissuto con la voglia di spiegare il mondo agli altri!Poi ne è passata di acqua sotto i ponti!sono dovuto rinascere,figuriamoci!proprio adesso sto provando a ricrescere!ma questa è un'altra storia che potrebbe sviarmi dal focus di questo blog,che per me è una finestra sul paese dei Balocchi.. Dunque questo duemilanove abbia per tutti noi il calore del ricordo:prendiamo tutte le immagini più belle del passato e stringiamole a noi coccolandoci come fa una bambina per addormentare il suo orsacchiotto..E abbia però il bagliore accecante dei nostri sogni,della strada bellissima che vogliamo percorrere,degli obbiettivi da raggiungere sempre..con il cuore.. ed anche noi come Bobo e Tonino vedremo le Hawaii tra le case di Shangai (noto quartiere popolare di Livorno).. A presto miei corrispondenti d'oltrerete. Luca