mercoledì 18 marzo 2009

paso adelante


Avrei voluto ripercorrere i miei passi scaramantici,
toccando gli stessi sassi,
saltando le stesse pozzanghere,
fermandomi a piedi uniti sul medesimo tombino,
eh..già
perché ieri forse era da segnare sul calendario come un giorno fortunato.
ma sul pianerottolo
del mio eterno liceo
stamani non vi sono volti familiari,
facce da sigaretta delle sette e mezza..no non ci sono,
mi perdo
nella smaniosa consacrazione
di un cammino serrato,
muovo foglia verso un respiro sempre un tono più affannato.
La libertà che mi vuole:
ambiziosa chimera,
ora pare meno accogliente del giorno che fuggii.
Luca

1 commento:

  1. Mi succede sempre. Tutte le volte che ascolto questa canzone. Una serena nostalgia mi riporta a quegli anni, ai miei 16 anni. Non che io sia stato mai impegnato in battaglie politiche più di tanto, ma c'era il gusto del confronto dove uno portava avanti la propria "tesi" fino alla fine. Succedeva così...e le discussioni non finivano mai...le 3...le 4 di notte...con il bar ancora aperto a bere birra, fumare sigarette e spendere l'ultima ora a raccontarsi le solite barzellette, fregandosene che la sveglia sarebbe suonata tra 3 ore.

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