mercoledì 15 dicembre 2010

Veloce Mente batte.

Soffro il mio silenzio di questi giorni,
mentre fuori tutto fa troppo rumore.
Soffro l'esser desto questa notte,
mentre un film lento illumina la stanza.
Ascolto il mio petto tonante scandire il passare dei minuti,
stavo per caderci ancora:
lo spirito dell'Autocritica è sempre pronto a saltarti addosso,
il giusto,il giudizio,lo sbagliato.
Non mi aiuta il film lento,
il tempo che ora batte nel mio petto mi ha regalato tanti amori,
amor di donna,amor d'amico,di padre,di madre:
Non mi aiuta questo,e non mi aiuta nemmeno il film lento..
tanto è lento lui non il mio petto.
Vorrei scrivere una lettera su come sarà la mia vita da domani,
addormentarmi,
alzarmi,
far colazione con un dolce di mia madre,
leggerla.
e non lasciare più per strada neppure un giorno che sia vuoto..
neppure metà.

Luca

lunedì 6 settembre 2010

La notte di un muretto a San Casciano

E come per magia si spensero i lampioni e si accesero i grilli..
un cappello di paglia e i pantaloni alla caviglia,
me ne vò respirando il soffiare di questa tramontanina di collina
e,in lontananza
da una lucina di palco,
un cantastorie e una veglia di anziane donne in grembiule a fiori.
davanti,un girotondo di bimbi..
Ascolto le rime e mi prendo per mano nel ricordo,
ieri non conobbi gioia,
ora una festa paesana e un muro in pietra..
sdraiato ad ascoltare.
Sono rimasto solo sotto il palco ad applaudire la luna
"e come per magia si spensero i lampioni e si accesero i grilli.."
Luca







martedì 13 luglio 2010

Una notte sotto il mio cappello di paglia


Ah ah ah ah,
ah ah ah ah
tutto quello che doveva succedere
non è forse successo amico mio?
Un delirio
di spontanea dolce follia.
Un immaginario palchetto di cantastorie
riempie la mia notte.
Un trasognato spazio di gaudio
alimenta la speranza..
ormai,
fratello mio,
il dado è tratto.

Luca




sabato 17 aprile 2010

a Santo Spirito


Strana sensazione la mia,

strana voglia di scoprirmi a passeggiare di notte,

a dividere un rancio con chi,con un fiasco in mano:

"..capo! c'hai una monetina?"

strano vedere un pugno di spiccioli a cui mancano pochi centesimi per saldare il conto…

Eppure,

ho girato per anni con una grande macchina,

ho bevuto in calici di cristallo

ho mangiato con posate d'argento,

ma chi?io?

si si..io.

ma stasera non mi sono pettinato,

ho un calzino diverso dall'altro,

mi congedo da una mensa d'amici,

passo una mano nei capelli,

mi compiaccio se guardo negli occhi ogni perfetto sconosciuto

e mi sembro così me stesso,

con una birra in mano

e ancora i sogni di vent'anni.

Luca



lunedì 22 marzo 2010

percezione


Nell'aria che osservo seduto sui canali del mio tetto,
nel fruscìo di un vecchio vinile
che appartenne a mio padre.
Nella corsa felice dei miei cani
liberi
in mezzo all'erba alta,
Negli occhi strappati alla ragione
di due freschi amanti a pranzo in trattoria.
Io non so cosa sia la poesia,
ma la riconosco
quando la vedo,
quando la sento.
Luca



martedì 16 marzo 2010

frammento da una lettera all'amico Gianni


...Sapessi caro amico mio..l'immaginazione..
l'immaginazione è foriera di mille pensieri di bellezza ma anche portatrice di dolore..
di follia addirittura..
quello che può fare con le nostre menti nessuno ha il potere di controllare:
prova a fermarla..
più che provi e più che il pensiero frutto dell'immaginazione ti domina,
ti devasta,
ti toglie il respiro,
svuota mente e cuore..
ah!l'imago dei poeti!
io..che di romanzi immaginari ne ho vissuti già fin troppi..
io,
che di castelli di sabbia ne ho visti crollare molti,
forse tutti..
ma quanto è bello sognare..
immaginare..
vivere nel dreamin'..
io..che sono il re del mio castello di sabbia,
affacciato dalla torre guardo il mare..
So cosa rischio se un onda più vigorosa mi raggiunge..
Ma.. come ci insegna "la ginestra" del poeta Giacomo l'attaccamento alla vita ha bisogno del rischio..
della vita affrontata con dignità..e sempre in prima fila..
addavenì l'ondata,
io l'aspetto ogni volta che al mattino appoggio il mio piede sinistro alla terra..
Luca

giovedì 7 gennaio 2010

L'ora inglese


Detesto le tue ambizioni o gennaio!
ogni volta,
ti presenti con lo stesso piglio.
come se fino ad oggi sia stato tutto sbagliato,
inutile,
infruttuoso,
inconcludente.
eh no!caro il mio gennaiuccio,
stavolta sei tu che devi ascoltarmi bene:
vuoi smetterla di entrare in scena da principio con la declamazione di tutti i tuoi progetti
srotolati velocemente quasi fossi un attorucolo da quattro soldi che non vede l'ora di rientrare dietro le quinte?
ué...ma per chi mi hai preso?
sei arrivato,va bene...
ma ora,dato che questa è l'ora inglese della mia vita,
ti siedi,
senza fretta,
aspetti che l'acqua si scaldi a dovere,
che il fuoco conforti la stanza,
ti leggi il tuo bel libro di poesie,
e ci beviamo il nostro buon tè.
perché è l'ora inglese si,
le cinque del pomeriggio si,
della mia vita,
e non si corre alle cinque del pomeriggio,
non si corre...
si dà vita al pensiero,
caro gennaio...
rasségnati...
dopo troppo tempo,
si dà ancora vita al pensiero.
Luca